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Tracciato di visita in Italiano (italsky)

in ItalianoAll´entrata della regione denominata Šumava (n.d.t.: in italiano Foresta Bohemica), in un romantico paesaggio ricco di boschi, sulla riva destra dell´alto corso del fiume Moldava, si estende la cittadina ed il convento di Vyšší Brod.

ArmeL´abbazia cistercense venne fondata a Vyšší Brod (in latino Altum Vadum, in tedesco Hohenfurt, in lingua italiana Guado Alto) il giorno 1.6.1259 da parte di Vok da Rožmberk. Secondo la leggenda questo avvenne per gratitudine, in seguito al miracoloso salvataggio del nobiluomo dalle acque tumultuose del fiume Moldava, nel momento in cui questo ,che stava per annegare, chiese aiuto alla Vergine Maria. Gli abati cistercensi tutt´oggi sorvegliano il ricordo dell´illustre casato ceco dei Rožmberk che si estinse nell´anno 1611. Attualmente gli abati cercano di rimettere in sesto il convento,a loro restituito dopo quarant´anni, in modo che possa ridiventare il centro spirituale e culturale della regione. Dopo il casato dei Rožmberk, tutori del convento diventarono gli Eggenberk e dopo di loro, a partire dall´anno 1719, gli Schwarzenberk. Nel periodo di tempo che va dall´anno 1950 all´anno 1990 il convento funse unicamente da museo, sotto la cosidetta tutela dello stato cocoslovacco. Nell´anno 1991 il convento venne restituito ai cistercensi.


LA CHIESA DEL CONVENTO La chiesa, fin dall´inizio, faceva parte integrante del convento: le sue fondamenta vennero scavate subito dopo la fondazione del convento, negli anni Sessanta del XIII secolo, e l´intera costruzione venne ultimata nella metá del XIV secolo. Nel transetto, caratteristico per le chiese dell´ordine dei cistercensi, si trovano quattro cappelle. Alcuni dati relativi alle dimensioni della chiesa: altezza fino alla sommitá delle volte - 17,5 m., lunghezza - 52 m. e larghezza nel transetto - 29 m.

IL CORO DEI MONACI É situato al centro della navata centrale della chiesa. Nell´anno 1725 lo commissionó l´abate Candidus Heidrich al fratello laico Josef Raffer, autore anche dei confessionali e degli armadi a libreria che si trovano in biblioteca. Il coro é in legno riccamente intarsiato e dorato, e nella parte superiore é decorato dalle statue dei Padri della Chiesa. Il coro serve ai monaci per pregare, per meditare e per cantare i canti liturgici prescritti. Dei complessivi 8 altari della chiesa del convento dono degni di nota i due piú antichi altari tardo-gotici, di cui uno, dedicato a S.Barbara, é del 1525 (a sinistra) e l´altro, del 1524, é dedicato a S. Rocco (a destra). La chiesa ha due organi del XIX secolo. L´organo maggiore é situato nel coro barocco sopra l´ingresso principale e l´organo piccolo é inserito nella parete laterale del coro dei monaci.

L´ALTARE MAGGIORE Quest´opera del primo barocco che riempie l´intera larghezza ed altezza del presbiterio venne eseguita negli anni 1644-1646 da due laici dell´Ordine, dall´intagliatore Linhart Wulliman e dal pittore František Georgius. L´altare é ligneo, riccamente dorato. Il quadro situato al centro venne cambiato durante l´anno liturgico quattro volte. Il quadro raffigurante l´Ascensione della Vergine Maria venne dipinto nell´anno 1654 da Josef Houska secondo il disegno di Josef Heinz. Ai lati dell´altare si trovano due statue a grandezza maggiore del naturale, quella a sinistra raffigura il papa Eugenio III., quella a destra il patrono dell´Ordine S. Bernardo.

Le pareti laterali del presbiterio furono originariamente decorate da affreschi gotici che peró, nel secolo scorso, vennero in gran parte distrutti. I resti di questi affreschi sono oggi giorno coperti da due grandi tele dipinte nel XIX secolo. Il quadro a destra raffigura la leggenda del miracoloso salvataggio di Vok da Rožmberk, fondatore del convento, dal fiume Moldava in piena. L´autore ne é Josef V. Hellich. L´altro quadro é l´opera di Bartoloměj Čurna e raffigura l´ingresso dei primi monaci in convento e la dedicazione della chiesa alla Vergine Maria da parte di Vok da Rožmberk e di sua moglie Hedvika da Schaumburk.

Al di sotto di questo quadro si trova un epitaffio, in marmo rosso, dell´ultimo rampollo del casato dei Rožmberk – Petr Vok che morí nell´anno 1611 a Třeboň. Si tratta di una pietra qui posta in epoca piú tarda.

CAPPELLA DI S.BENEDETTO Al centro della cappella possiamo vedere la pietra tombale del conte Jan Zrinský (deceduto nell´anno 1612), proprietario della signoria dei Rožmberk a partire dall´anno 1597. Era il figlio di Eva da Rožmberk e di Mikuláš Zrinský, famoso guerriero combattente contro i turchi.

CAPPELLA DI S. BERNARDO Qui si trovano le pietre tombali con motivi figurativi degli abati del XVII secolo.

CAPPELLA DELLA VERGINE MARIA Sull´altare neogotico della cappella della Vergine Maria é esposta la pala d´altare raffigurante la Vergine Maria Misericordiosa, detta Madonna di Vyšší Brod. Questa famosa pala su legno é un´opera di valore eccezionale, sorta dopo l´anno 1400. L´opera viene attribuita alla scuola pittorica ceca, sia per il suo aspetto stilistico formale, sia per la presenza di motivi raffiguranti patroni cechi, nella parte bassa del bordo. La copia che avete di fronte, proviene dall´anno 1939 ed é opera del professor Bohuslav Slánský.

La parte piú antica della chiesa é rappresentata dall´odierna sacristia, spazio che serve per custodire oggetti occorrenti durante i servizi liturgici. Dalla stessa epoca proviene anche il piccolo potale sul lato meridionale del transetto. Il timpano, ovvero lo spazio racchiuso nella sua parte superiore, é di suprema fattura artistica. Simbolicamente raffigura le volpi nel vigneto.

CHIOSTRO Il chiostro é una delle parti integranti di fondamentale importanza del convento. Si stende attorno ad un giardino con un pozzo. La sua costruzione venne, cosí come anche l´intero nucleo del convento, terminata nella metá del XIV secolo. Le suddivisioni ornamentali degli archi delle finestre furono create dopo la metá del XIV secolo, e cioé all´epoca del sommo stile gotico. Il disegno ornamentale non si ripete in nessuna finestra.

LA PINACOTECA É situata al primo piano sopra l´ala occidentale del chiostro. Venne costruita dalle celle conventuali negli anni 1835-1838 secondo il progetto del construttore Karel Jambor di Český Krumlov nello stile neo-classico. La sala a tre navate é a volte (cosidette „ceche„) poggianti sulle colonne toscane. Fulcro dell´attenzione della galleria del convento sono le collezioni di pittura barocca ceca. Tra i pittori piú illustri notiamo Peter Brandl, Jan Kašpar Hirschely e Norbert Grundl. Degna di nota é anche la collezione di oggetti liturgici provenienti dal XVII e dal XVIII secolo. Questa fa parte di tutta una serie di collezioni che sono state restituite all´Ordine.

IL CORRIDOIO A BIBLIOTECA É nato, assieme alla galleria del convento, negli anni Trenta del XIX secolo e contiene volumi relativamente recenti, del XIX e dell´inizio del XX secolo. Degni di attenzione sono i ritratti a medaglione degli abati, provenienti dai secoli XVI – XIX, collocati al di sopra degli armadi a libreria.

LA SALA FILOSOFICA É quella piú piccola delle due sale, adibite a biblioteca e racchiude bibliografia inerente diverse discipline scientifiche. Sul soffitto vediamo un affresco (autore Lukáš Vávra) raffigurante il giudizio di Salomone. Sul tavolo, sotto il vetro, é esposta una mappa della Boemia, l´opera di Muller del 1720, molto dettagliata. Al di sopra delle finestre ci sono appese citazioni in latino del fondatore dell´Ordine, S.Bernardo, ineggianti all´istruzione ed alla sua diffusione.

Attualmente la biblioteca racchiude circa 70.000 volumi, 200 manoscritti su pergamena e 1.000 su carta ed inoltre 400 preziosissimi libri stampati prima dell´anno 1500.

LA SALA TEOLOGICA É l´ambiente piú grande tra le biblioteche del convento. Racchiude bibliografia teologica, di cui é degna di nota una numerosa collezione di bibbie in piú di 40 molteplici lingue. Gli armadi in stile rokokó sono anch´essi opera del fratello laico Josef Raffer. I volumi rilegati in cuoio bianco provengono dalla metá del XVIII secolo e sono un merito dell´abate all´apice delle sue forze, all´etá di 45 anni (anno 1756). Il soffitto é decorato da un affresco raffigurante il dodicenne Gesú al Tempio, opera risalente alla fine del XVIII secolo, anch´essa del fratello laico Lukáš Vávra.

 
 
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